Siamo una ditta famigliare attiva dal 1950, specializzata nel taglio e lavorazione del legno ad uso strutturale per la realizzazione di coperture e strutture in genere. Gli inizi con Brignone Pietro, poi lo slancio imprenditoriale del nipote Elio Allinio e successivamente l’impronta più informatizzata e contemporanea impressa dai figli Luca prima (esperto e appasionato in costruzioni in legno) e Claudia poi (Architetto con esperienza decennale prima dell’approdo in segheria) e della istrionicità del collaboratore Enrico Dutto, Geometra e molto altro più ovviamente il contributo fondamentale dei nostri ragazzi senza i quali nulla sarebbe possibile.
Il legname lavorato di origine italiana, francese o austriaca, proviene da foreste a crescita controllata. La ditta è un centro di taglio e trasformazione riconosciuto presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, servizio tecnico centrale, certificata TUV nord per la marcatura CE degli elementi strutturali in legno.
Dal 2006 abbiamo sviluppato il settore delle strutture prefabbricate in legno con investimenti relativi a macchine a controllo numerico per la realizzazione di case con a telaio o a pannelli x-lam.
Nel 2014 in collaborazione con Walter Perisello, tecnico esperto in bioedilizia, abbiamo brevettato il sistema tricomponente CALCELEGNOCANAPA® (brevetto nazionale per modello di utilità n. 2020150000705660) il cui obiettivo è la costruzione di edifici completamente biocompatibili ed ad alta prestazione. Il sistema prevede l’eliminazione di materiali sintetici e l’uso di materiali reperiti con filiere locali controllate.
Nel 2018 il sistema CALCELEGNOCANAPA® viene scelto per il progetto ECOBATI, inserito nella programmazione Interreg Alcotra Italia-Francia 2014-2020, che promuove il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici pubblici sul territorio transfrontaliero, mediante la diffusione di nuovi modelli di edilizia basati sulla valorizzazione delle risorse e filiere locali. A Cuneo il nostro sistema adottato per l’intervento sulla Camera di Commercio è stato un cantiere pilota di efficientamento energetico degli edifici pubblici.
Partecipiamo e organizziamo ciclicamente workshop per professionisti e imprese per approfondimenti sul tema dell’edilizia ecosostenibile, con dimostrazioni e prove pratiche. A ottobre 2019 Walter è intervenuto in Audizione a Roma nel contesto dell’analisi di nuovi metodi costruttivi ecocompatibili, convocato dai Rappresentanti Associazione Nazionale Coltivatori Italiani di Canapa, riscontrando grande interesse da parte del Ministero dell’Interno.
La Segheria impegna le sue risorse nella ricerca di un’offerta atta a valorizzare i prodotti locali e l’edilizia a minimo impatto ambientale in fase di produzione (riduzione energia grigia), vita dell’immobile (risparmio energetico e gestionale) e smaltimento dello stesso (ricilo) secondo il concetto del LCA: life cycle assessment Segheria Pedona ha all’attivo più di 300 forniture di strutture realizzate in Italia e in Francia. In allegato alle forniture viene rilasciata la certificazione CE del legname ad uso strutturale, in conformità alle normative NFB 52001-EN14080 – EN14081 – DIN 4074.
Una curiosità!
Chissà se qualcuno ricorda il nostro vecchio ufficio… l’idea fu di Brignone Pietro, e il giovane Elio si ritrovò ad un’asta pubblica per accaparrarsi una littorina.
Dal Sito del Museo Ferroviario Piemontese di Savigliano, CN: “Nel 1974 la Ferrovie del Gargano (FG) si fecero avanti acquistandone sei (Littorine) con l’intenzione di trasformarle, previa smotorizzazione, in rimorchiate. Trasferite in Puglia, attesero per alcuni anni la preventivata modifica, ma gli elevati costi dell’operazione e l’arrivo di sovvenzioni statali indussero le FG ad acquistare del materiale di nuova costruzione. A questo punto, per le simpatiche ALn 776 non ci fu più via di scampo e furono tutte demolite, ad eccezione della 1001, che fu acquistata dalla Segheria Pedona (di Allinio Elio e Brignone Pietro) di Borgo San Dalmazzo, CN, ove venne utilizzata come ufficio per ben 30 anni.”
Nel 2004 la Segheria ha contatto il Museo Ferroviario Piemontese che grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, nel 2007 ha avviato il restauro e recupero funzionale, che si è concluso nell’estate del 2011, dopo le vicissitudini seguite al fallimento della Metalmeccanica Milanesio di Moretta, cui erano stati affidati i lavori. Ora attende il completamento delle procedure per la reimmatricolazione.